Se è vero che un uomo poco attento alle questioni di stile potrebbe usare una camicia con collo italiano, alla coreanao botton down senza nemmeno fare attenzione al contesto o ai canoni del bon ton richiesti dall’occasione, è altrettanto vero che un autentico gentleman riconosce alla perfezione ogni minimo dettaglio e non lascia nulla, ma proprio nulla al caso.


Ti abbiamo già raccontato come riconoscere le tipologie di colletto più diffuse nei modelli di camicia da uomo, ma quali sono gli elementi che, nel loro insieme, costruiscono il collo, conferendogli le caratteristiche forme che tutti conosciamo? Scopriamolo insieme.

 


La rigidità


Il primo parametro che fa la differenza nella struttura e nella vestibilità del collo, è la sua rigidità. A cavallo tra l’800 e i primi decenni del ‘900, il colletto era sempre e solamente quello rigido, per via dell’amido applicato. Veniva poi rimosso e sostituito, dal momento che all’epoca i sistemi di lavaggio non erano efficaci e comodi come quelli odierni. Oggi, solo le camicie Winchester con colletto a contrasto ci ricordano in qualche modo l’usanza del colletto staccabile. Ma a cosa è dovuta la maggiore o minore rigidità? A determinarla è lo spessore dell’interlinea. La morbidezza è di solito sinonimo di casual, perfetta per un look più rilassato; l’abito formale ed elegante potrebbe invece sposarsi meglio con un colletto più solido, che conferisce alla camicia da uomo un aspetto più deciso.


  


L’altezza


L’altezza di un colletto è calcolata misurando lo spazio esistente tra la piega e la punta, anche in proporzione al collo stesso. Quanto più il colletto è alto, tanto più la camicia avrà uno stampo formale e anche, in un certo senso, aggressivo: da questo dettaglio si capisce subito chi comanda! Lo stile italiano si è sempre contraddistinto per colletti piuttosto alti, che in alcuni casi richiedono anche il supporto di due bottoni per garantire un maggiore sostegno.

La dimensione


Colletti piccoli e minimalisti o grandi e ben evidenti? È spesso uno dei dilemmi che tengono ben inchiodato un uomo davanti agli scaffali di negozi e boutique, in attesa che qualcuno possa dargli il giusto consiglio. In realtà, un contesto di business predilige colli di dimensioni contenute, ma il discrimine maggiore in questa scelta deriva dalla forma e dalla grandezza del viso. Il colletto grande, ad esempio, va bene per volti rotondi o piuttosto larghi.


 


L’ampiezza


Il quarto e ultimo dettaglio è l’estensione del colletto, cioè la distanza tra i suoi punti. Anche qui è fondamentale valutare la forma e la dimensione del viso: se questo è stretto e sottile, un colletto ampio più controbilanciare le proporzioni, perché indossandone uno a sua volta stretto, la testa apparirebbe ancora più allungata. Viceversa, il colletto stretto può aiutare ad assottigliare visivamente volti di per sé piuttosto ampi. Scommettiamo che, dopo questa bella carrellata, non guarderai più le tue camicie con gli stessi occhi?