Settimana Bianca a Cortina, la perla delle Dolomiti

 

Il solstizio d’inverno segna sempre l’inizio della stagione più fredda, ma coincide allo stesso tempo con un nuovo ciclo: quello delle giornate che iniziano ad allungarsi. È il preludio di una stagione in cui puoi avere la fortuna di ammirare paesaggi lunari illuminati dai raggi del sole, immense distese di neve che fanno da apripista alle tanto attese settimane bianche, obiettivo di appassionati di sci, ma anche di coloro che amano godersi lunghe soste in chalet e ciaspolate ad alta quota.

 

 

 

 

 

Overshirt: capo icona per gli appassionati d’alta quota

 

La montagna regala tante di quelle gioie legate ai loro paesaggi naturali, ma anche di attività e tempo libero tra le sue caratteristiche vie pedonali fuori dalle piste da sci, quando puoi liberarti di tuta e scarponi, per indossare l’overshirt in flanella  più bella che hai, capo di stagione e passe-partout per outfit ad alto impatto stilistico, per vivere gli appuntamenti mondani tra gallerie d’arte, enoteche e locali alla moda, passeggiate sotto il campanile e un giro di shopping in boutique.  Ed è proprio quello che abbiamo scelto di fare, dopo l’ultima discesa dalla cima delle Tofane a più di 3.000 metri, pit-stop in albergo per un rapido cambio di look. La mia scelta ricade su una delle mie nuove camicie check di Xacus in flanella giapponese, caratterizzate da un elegante color mix retrò sui toni del blu e dell’arancio: ideale per un aperitivo nelle ore crepuscolari in autentico stile baita, nel centro del paese all’Enoteca Baita Fraina, per chi desidera ottime referenze vitivinicole al calice accompagnate da taglieri ricchi di tipicità locali. Il primo calice va giù che è una bellezza, finché Domizia non mi richiama all’ordine perché aveva prenotato un posto in prima fila sulla terrazza del Lovat di Piazza Roma, visto che lei non poteva fare a meno di rinunciare alle sue famose torte, a quel punto ne ho approfittato per assicurarmi uno dei suoi famosi cannoli all’acciuga...

 

 

 

 

 

Vin brulè e arte contemporanea all’Associazione Culturale Renzo Cortina

 

Che stile Domizia, però, a puntare sullo chemisier in velluto, pantaloni in pelle e texani: la regina indiscussa di Cortina. Da qui il sole si nasconde tra le montagne color pesca, mentre ci lasciamo coccolare dal calore della terrazza riscaldata e da un altro vin brulè, il telefono squilla: sono i ragazzi che ci richiamano all’ordine. Sono già tutti alla Fondazione Renzo Cortina per vedere la famosa Gioconda Cinese di Mario Taddei, uno dei maggiori esperti di Leonardo Da Vinci. Eccoli lì, mi ritrovo Edo sorridente con su la mia camicia in panno color cammello di Xacus, aperta sul suo bel girocollo cashmere. Come si è permesso? Domani facciamo i conti. Anzi, incasso il colpo, e domani decido io dove si va: Giro della Grande Guerra - tra le trincee italiane delle 5 Torri - un museo a cielo aperto tra le splendide vedute del Col di Lana, della Tofana di Rozes, del Castelletto e di Col di Bos