Tema caldo, ormai 365 giorni l’anno, gioca il suo ruolo fra i trend dell’AI 21-22, la camicia militare. Ispirata alle divise dei marine, “una vera autorità” in fatto di fascino, veste sex symbol protagonisti del grande schermo e sfila su passerelle maschili e femminili, prestando la propria immagine a look di grande impatto e sempre meno gender gap.

Segni di riconoscimento, mostrine sulle spalle e tasche applicate, declinate sulle palette della terra, dai verdi ai marroni e grigi, in perfetto stile mimetico, anche se le collezioni più recenti hanno visto sempre più di buon occhio la scelta delle tonalità del blu nelle proposte military style che guardano a una nuova forma di mimetismo urbano.

Un numero sempre maggiore di designer di moda ripropongono lo stile army su camicie, pantaloni cargo e capispalla che, a dirla tutta, fa sold-out nei negozi perché è proprio vero che nessuno resiste al fascino della divisa.
Balmain ha rivisitato una trentina di look soldato per l’uomo e per la donna nella versione più glamour che sia mai stata fatta, mixando i pantaloni cargo e bomber da aviatore con gold chain e tacchi vertiginosi o anfibi super cool. Una carrellata di outfit ispirati alle divise dell’aviazione rivoluzionati in chiave decisamente fashion e anticonformista, in una location d’eccezione, tra i jet dell’Air France.
La grande versatilità della moda consiste proprio nella sua capacità di autorinnovarsi, pur presentando temi che pensiamo di aver già visto. Basta un accessorio o un abbinamento anticonvenzionale per trasformare un look e raccontare una versione inedita di noi stessi.


Era il 1968 quando John Lennon scelse una camicia army per cantare la cover di “Live in New York”, e Yoko Ono indossava la giacca militare come segno di protesta contro la guerra, lanciando nel frattempo una vera e propria tendenza che oggi possiamo definire un evergreen.
Da simbolo di protesta pacifista per le giovani generazioni europee degli anni 70, la camicia army style in poco tempo si trasforma in un indumento di tendenza, conquistando le passerelle parigine, da Paul&Joe a Isabel Marant, fino alla sua versione più chic in fluida seta o in chiave couture di Olivier Rousteing (Direttore Creativo di Balmain) che ne ha fatto una vero e propri codice stilistico.

Le ritroviamo nelle attuali collezioni, riadattate a fitting moderni  in resistente gabardina, con rinforzi sulle spalle, bottoni a pressione in metallo e le tradizionali tasche applicate con patta a punta; oppure più squadrata per la versione leggermente più classica in flanella 100% lana Merino, perfetta per le giornate più fredde, la cui trama lascia intravedere tutte le sfumature di verde da cui è composta. Solo alcune delle moderne interpretazioni della military shirt che non perde occasione per riconfermare il suo fascino stagione dopo stagione.