È nel 1843 che nascono a Montevideo (America del Sud) la camicie rosse della Legione dei garibaldini.
Si ritiene che fu l’ammiraglio inglese Winnington-Ingram, che si trovava lì durante l’assedio, a decidere di acquistare a un prezzo ridotto uno stock di camicie destinate al mercato di Buenos Aires, allora chiuso. Erano di colore rosso perché realizzate per gli operai di macelli e stabilimenti di carne a Ensenada (Messico), al fine di “mimetizzare” le inevitabili macchie di cui si sarebbero sporcate.
Ma secondo altre fonti sembra che fu il pittore Gallino a suggerire a Garibaldi la necessità di utilizzare una divisa rossa: il generale e i suoi legionari erano repubblicani e rossa era da mezzo secolo la bandiera delle rivoluzioni in Europa.


Nel corso del secolo la camicia bianca senza colletto e a maniche larghe diventa prerogativa degli artisti, specialmente dei pittori.
La società ottocentesca si divide in due categorie, a seconda del modi in cui viene indossato questo capo d’abbigliamento.
Portata all’esterno senza giacca per distanziarsi dalle rigide regole borghesi o accompagnata da frac e redingote (soprabito legato su davanti) per riflettere l’attaccamento ai valori della famiglia e al lavoro.


La cravatta si impreziosisce di accessori come spille, pietre opache e perle, per poi ridimensionarsi nella seconda metà del secolo, lasciando spazio allo sparato (parte anteriore inamidata della camicia).
La camicia uomo si adatta ai ritmi della vita moderna, con colletti e polsini removibili.


Compare poi la camicia di flanella decorata da piccoli disegni colorati, che fa capolino sotto la giacca dritta e senza falde della seconda metà degli anni Cinquanta, la “divisa” da giorno.


La camicia bianca più classica dal collo risvoltato abbandona il petto inamidato e si tinge di nuovi colori, come l’avorio e le tinte pastello.


In controtendenza con la moda borghese prende sempre più spazio il dandismo: movimento trasgressivo iniziato da George Brian Brummel già alla fine del ‘700.
Frac blu, pantaloni crema infilati dentro gli stivali dal bordo rovesciato, camicia con colletto a punte così alte che sfiorano il viso e cinto da una cravatta bianca inamidata.
È lo stile dell’attenzione ai dettagli e dell’ostentazione dell’eleganza.


Cosa ci aspetta dal Novecento? Quali altre evoluzioni subirà la camicia per arrivare a essere il capo che oggi indossiamo?
Scoprilo continuando a seguirci.


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