Il nome chemisier la dice tutta e rimanda, nella lingua di chi l’ha inventato, a una versione femminile della camicia da uomo, ma con lunghezze, un design e dei dettagli che non sono mai stati tanto bene alla donna.
La sua creazione si deve a Monsieur Hubert De Givenchy, lo stilista che aveva un rapporto fraterno con Audrey Hepburn e per la quale creò i primi chemisier che fecero gola ad altre icone d’eleganza in tutto il mondo, come Jane Birkin e Jackie Kennedy, per dirne due a caso. Rivoluzionaria fu allora la sua vita stretta da una cintura, colletto italiano dal carattere mascolino, in netto contrasto con ampie gonne a ruota dalle quali le gambe uscivano più sinuose e femminili.
Sono gli anni '50 e Givenchy non è l’unico a rendersi conto di quanto questo rivoluzionario indumento metta in evidenza la sensualità del corpo femminile, senza scoprirla più del necessario. Il successo dello chemisier prosegue con versioni sempre più evolute, sulle passerelle di Dior, Mc Queen e quelle italiane fino ai giorni d’oggi.

Le creazioni riadattate alla donna contemporanea si servono di materiali audaci o ancora più pregiati come la pelle, il pizzo e la seta, in versione long dress o midi. Quello che mette tutte d’accordo, però, è la vestibilità: adeguata a donne sottili come a quelle più formose, soprattutto se consideriamo quei modelli di chemisier che, cadendo fluidi senza bisogno della cintura in vita, rappresentano la perfetta armonia tra eleganza e comfort, particolarmente amato durante la stagione calda.
Sarà il contesto a definire la scarpa giusta, perché questo capo si adatta a una raffinata ma decisamente sportiva sneaker in tela, come a una ballerina o a delle zeppe slancianti, fino alle intramontabili decollete tacco 12, sui quali Marylin diceva che rendevano le donne il 50% più sicure e il 100% più sexy.

Il suo innegabile gusto bon-ton ha rappresentato la nota di stile di riferimento di pellicole cinematografiche che hanno fatto storia, come lo chemisier bianco con profili e bottoni rossi della protagonista de Il Giardino dei Finzi Contini, il cui gusto intramontabile viene ripreso ancora oggi come riferimento d’eleganza e femminilità senza tempo.

Lo chemisier di lino è una certezza, per la leggerezza del suo filato così trasversale nel suo utilizzo e traspirante, per essere indossato tutto il giorno, senza perdere il suo aspetto impeccabile.
Il grande classico a righe con collo italiano è la trasposizione più chic della camicia maschile, per questo adatto a una donna dalla forte personalità, che rende il suo massimo con una solida cintura e tronchetti color cuoio. Maxi stampe floreali sono il trend di stagione, dalle più colorate e stilizzate a motivi più minimal, hanno ampliato la proposta di questo versatile abito icona dal classico popeline doppio ritorto, al lino, fino a tessuti leggeri come la seta per cadere più sinuoso su fisicità più sottili, da non averne mai abbastanza, perché “when in doubt” lo chemisier è la risposta.