In un’economia che procede sempre più verso concetti come la sostenibilità o la Green Economy, anche il sistema moda diventa sempre più recettivo verso nuovi modelli di produzione e consumi. Per questo nasce la Slow Fashion, letteralmente “moda lenta”, un movimento atto a definire un nuovo modello di produzione tessile che sia anche sostenibile, basato su una minore produzione con un taglio principalmente artigianale. Il termine, coniato nel 2007 dalla consulente di design sostenibile Kate Fletcher, indica infatti un tipo di produzione che prende ispirazione dai principi del movimento “Slow Food”, di cui la nostra nazione è stata una delle prime promotrici.

 

I principi della Slow Fashion.


La Slow Fashion implica un diverso approccio al consumo da parte di un cliente più consapevole che sceglie sempre più spesso di acquistare abbigliamento che sia:

 

-pensato e realizzato per durare, con un design senza tempo, per essere utilizzato ben oltre la singola stagione;

 

-lavorato da una manodopera artigianale che sia pagata in maniera equa, perché un capo ben realizzato sopravvivrà ad almeno cinque capi economici;

 

-realizzato con materiali di alta qualità ed il più possibile ecosostenibili, per ridurre gli scarti e aumentare il ciclo di vita dell’indumento;

 

-trasparente ed etico, prodotto attraverso una filiera in cui ogni passaggio, dalla materia prima al prodotto finito, sia tracciabile il più possibile.

 


Un modo di consumare e vestirsi che ha come obiettivi la salvaguardia del pianeta e un miglioramento delle condizioni per tutti i lavoratori, una moda che si distanzia da quello che viviamo tutti i giorni e che ci porta ad acquistare tanti abiti ad un basso costo. Infatti, basterebbe anche solo un piccolo cambiamento delle abitudini di consumo per dare vita ad un grande miglioramento delle condizioni del pianeta e della nostra vita.


Xacus ha sposato questi principi da tempo, muovendosi verso un modello di produzione circolare allineato ai principi della Slow Fashion che si basa sull’ottimizzazione delle risorse e sull’efficienza dei processi. Questo ci ha portato a prediligere una produzione basata su due stagioni, realizzata grazie ad una filiera corta, iniziando un lavoro di tracciabilità e certificazioni, con materiali di alta qualità che durano nel tempo.

 

 

Una serie di principi che ritroviamo nella nostra Merino-shirt, una camicia traspirante, inodore, con funzione termoregolatrice, realizzata in lana di altissima qualità garantita dalla certificazione ZQ Merino. Una lana “etica” perché viene selezionata e prodotta attraverso una gestione sostenibile delle risorse ambientali, preoccupandosi della salute degli animali che non subiscono pratiche crudeli come il mulesing, con un processo che assicura la totale tracciabilità fino alle fattorie dove viene miscelata, sostenendo le piccole aziende e garantendo un lavoro equo e sicuro per le comunità agricole. 


Inoltre, seguendo il nostro DNA innovativo, abbiamo integrato l’utilizzo di fibre riciclabili come l’Econyl con il quale realizziamo uno dei nostri prodotti più performanti: l’Active-shirt.


Il loro tessuto 3D stretch, realizzato riciclando le reti da pesca abbandonate sui fondi dei mari, è capace di regalarci la massima freschezza, leggerezza e traspirabilità, mantenendosi sempre perfetto anche dopo ripetuti lavaggi.