La camicia: da semplice indumento intimo a capo estetico

 

Nel capitolo precedente, abbiamo visto come la camicia sia passata da semplice indumento intimo a capo estetico, soprattutto per le donne, nel primo Rinascimento. Nella seconda parte di questo periodo storico-culturale, la camicia continua ad essere messa in vista e il colletto acquisisce un ruolo sempre più importante. Sia per l’uomo che per la donna, la camicia ha un colletto ostentato, che fuoriesce dall’abito con arricciature e pizzi rigidi, noti in Italia come golilla. Verso la metà del 1500, in tutta Europa, si diffonde la moda della gorgiera, un tipo di colletto molto ampio, lavorato a nido d’ape o a ruota di mulino. Simbolo di ricchezza e potere per via dei tessuti pregiati con cui era realizzata (mussola, trina o lino bianchi), la gorgiera era in realtà molto scomoda tanto che i movimenti e la postura di chi la portava risultavano impacciati e rigidissimi.

Il colletto grande ed elaborato continua a essere un dettaglio estetico importante della camicia anche nel ‘600, l’unica differenza è che i modelli sono più morbidi e si distendono sulle spalle lasciando più libertà nei movimenti. Negli anni a seguire, Luigi XIV, conosciuto come Re sole, lancia nelle corti europee una nuova moda: quella barocca. Il termine deriva dal portoghese “barroco” (perla irregolare) e indica tutto ciò che desta meraviglia e stupore, che appare eccessivo e bizzarro. In questo periodo la camicia, in particolare quella maschile, si arricchisce di elementi vistosi come volants, ruches, gale, falbalas, fiocchi e il famoso jabot: un ornamento di pizzo arricciato e cucito sul petto.

L’estetica barocca dettata dalle classi nobili viene pian piano soppiantata dai costumi borghesi nel ‘700. In particolare, con l’avvento della Rivoluzione Francese ognuno è libero di indossare l’abito e gli accessori che preferisce. Ha inizio così la libera moda neoclassica femminile, dove la camicia diventa ancora una volta protagonista e si trasforma definitivamente in abito esterno. Indossata come capo unico, la camicia si ispira al periodo greco-romano ed è realizzata in tessuti leggeri rigorosamente bianchi e plissettati, portata lunga fino ai piedi con coulisse e taglio al seno. Le scollature abbassate, le maniche accorciate a palloncino mostrano per la prima volta la nudità delle braccia stravolgendo l’immagine della donna da austera a sensuale e bella.

Vuoi sapere come si evolve la camicia femminile nel secolo successivo? Scoprilo nel prossimo capitolo.