Tornato protagonista delle collezioni autunno-inverno degli ultimi anni, il velluto è un tessuto nobile capace di rievocare epoche lontane. La sua storia inizia attorno al XIII secolo in Oriente per poi diffondersi in Europa e soprattutto in Italia grazie ai continui scambi commerciali. Da Venezia a Palermo passando per Amalfi, Genova e Firenze, nei secoli successivi il velluto iniziò a suscitare interesse e ad essere prodotto in molti cotonifici della penisola, ma è solo nel periodo rinascimentale che viene arricchito di decorazioni e broccati preziosi tanto da diventare, nel nostro immaginario, un simbolo di ricchezza e nobiltà.

Esistono tantissime tipologie di velluto per esempio quello liscio o unito, che presenta sulla parte dritta un pelo rasato e fitto, il velluto riccio, che ha una serie di anelli che sporgono dalla trama, o ancora il velluto stampato sul quale vengono appunto applicati delle particolari stampe e disegni. Infine ritroviamo il velluto a coste, detto anche «corde du roi», che come indica il nome ha delle coste in rilievo che possono essere fini, medie, larghe, da 500 fino a 2000 righe (più alto è il numero è più sottili saranno le coste). Declinato su tantissimi capi, il velluto è perfetto anche come tessuto per camicie.  

Alcuni modelli sono realizzati in un leggero velluto millerighe righe con stampe a fiori. Per altri capi di questa collezione, invece, è stato usato il velluto a coste tinto in capo, un trattamento di doppia tintura che conferisce alla camicia di velluto morbidezza e un look dal sapore vintage. Il velluto viene impiegato come tessuto per camice donna: il fascino del velluto stampato, del velluto millerighe e velluto roccia si mescolano armoniosamente ai toni del blu, del verde e dell’arancio per dare vita a capi eleganti e confortevoli che accompagnano la donna in ogni momento della giornata.